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Garantire la disciplina della rete: sviluppi nell'ambito del meccanismo di regolamento delle deviazioni

Dec 14, 2023Dec 14, 2023

Di Rishu Garg, specialista in politiche, Centro per lo studio di scienza, tecnologia e politica

La frequenza di rete indica una generazione eccessiva o insufficiente di energia elettrica e le deviazioni indicano una rete del sistema energetico instabile. Pertanto, la disciplina della rete ha un ruolo cruciale da svolgere nel garantire la stabilità della rete.

La disciplina della rete nel settore energetico indiano

Prima dell’introduzione della tariffa basata sulla disponibilità (ABT) nel 2002, i produttori di energia e gli enti statali dell’elettricità immettevano e prelevavano energia dalla rete in modo non regolamentato, causando ampie fluttuazioni di frequenza. Uno schema tariffario in tre parti (tariffa di capacità, tariffa energetica e scambio di potenza non programmato), ABT mirava a mantenere la disciplina della rete attraverso incentivi e disincentivi durante lo scambio di potenza non programmato (UI). Ha inoltre contribuito a restringere il normale intervallo di frequenza della rete operativa a 49,5 Hz-50,2 Hz.

Tuttavia, anche dopo l’introduzione del meccanismo dell’IU, i servizi di distribuzione hanno continuato a prelevare energia in eccesso dalla rete per soddisfare la domanda dei consumatori e hanno trascurato la necessità di pianificare una produzione sufficiente. Allo stesso modo, i servizi di generazione hanno fatto ricorso alla sottoiniezione o alla sovrainiezione di energia, deviando dai loro programmi. Sia le società di distribuzione che quelle di generazione hanno utilizzato la piattaforma UI come piattaforma di scambio di fatto, portando a massicce escursioni di frequenza e infine ad alcuni grandi guasti alla rete nel 2012.

Pertanto, nel 2014, la Central Electricity Regulatory Commission (CERC) ha introdotto norme sul meccanismo di regolamento delle deviazioni (DSM) per migliorare la disciplina e la sicurezza della rete. Nell'ambito del DSM sono stati fissati rigorosi limiti di volume per l'eccesso/sottoprelievo e la sovra/sottoiniezione di energia elettrica e sono stati introdotti ulteriori oneri di deviazione per qualsiasi violazione. Anche la banda di frequenza operativa è stata ulteriormente ridotta (a 49,7-50,1 Hz) e gli oneri di deviazione da pagare sono stati rivisti, tenendo conto del migliorato profilo di frequenza della rete.

Regolamenti e modifiche del DSM

Secondo la normativa entrata in vigore il 17 febbraio 2014, gli oneri dovuti o ricevibili dagli Stati dovevano essere gestiti attraverso un pool DSM comune. Il meccanismo aveva tre componenti fondamentali:

Per i generatori eolici e solari, gli oneri di deviazione sono stati calcolati sulla base delle deviazioni dal programma a un tasso fisso definito nel contratto di acquisto di energia. È stata consentita una deviazione del +/- 15% rispetto alla capacità disponibile.

Nel corso degli anni tali norme hanno subito diverse modifiche. Il primo emendamento del dicembre 2014 ha aggiunto limiti per il prelievo/sovrainiezione per frequenze pari o superiori a 50,1 Hz e per il prelievo/sottoiniezione per frequenze inferiori a 49,7 Hz, mentre il secondo emendamento dell'agosto 2015 ha esentato specificamente i generatori eolici e solari dalle deviazioni sui limiti di volume. La terza modifica del maggio 2016 ha ulteriormente allentato i limiti di volume per underdrawing/overiniezione per i generatori eolici e solari, considerando la natura intermittente e variabile di queste fonti.

L’espansione della rete del sistema energetico richiede che la frequenza di rete rientri in un intervallo consentito in modo da resistere agli imprevisti ed evitare collassi/guasti della rete. Pertanto, il quarto emendamento ai regolamenti DSM nel gennaio 2019 ha apportato importanti modifiche, restringendo ulteriormente la banda di frequenza a 49,85-50,05 Hz. Inoltre, le spese di deviazione per deviazioni al di sotto della frequenza di 49,85 Hz sono state ridotte a 800 paise per unità (da 824 paise per unità nel 2014) e per una frequenza pari a/superiore a 50,05 Hz non era applicabile alcuna tariffa.

Per le deviazioni alla frequenza di 50 Hz, le tariffe erano legate ai prezzi dinamici di mercato basati sul prezzo medio giornaliero di compensazione dell'area (ACP) con un prezzo massimo di 800 paise per unità. L'acquirente/venditore era tenuto a cambiare il segno della propria deviazione dal programma almeno una volta ogni sei periodi temporali (in precedenza 12 periodi temporali) per aggirare una divergenza continua in una direzione (positiva o negativa). Sebbene in precedenza non vi fossero costi aggiuntivi per la violazione dei segnali, il quarto emendamento imponeva un costo aggiuntivo pari al 20% della base giornaliera DSM pagabile/ricevente per ciascuna violazione.